L'Ippovia del Gran Sasso d'Italia
La più grande ippovia d'Italia: 320 km attorno alla vetta più alta degli Appennini
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L'Ippovia del Gran Sasso d'Italia
Un percorso lungo circa 300 km. per scoprire e conoscere il patrimonio ambientale e culturale del Parco Gran Sasso-Monti della Laga. L'ippovia ruota attorno al massiccio del Gran Sasso e viaggia attraverso sentieri, strade bianche e mulattiere, tra ambienti collinari, altipiani e paesaggi d'alta quota, boschi e borghi medievali.
L'intera traversata, articolata in diversi sentieri ed arricchita da una maglia di diramazioni e circuiti più brevi, richiede alcuni giorni ed una buona preparazione.
Lungo il percorso sono stati ristrutturati punti d’acqua, abbeveratoi e fonti ed è stata anche realizzata un’innovativa segnaletica che evidenzia le emergenze naturalistiche, storico-architettoniche ed archeologiche, oltre ai ricoveri, agli ostelli e alle specialità gastronomiche del territorio. Sono state inoltre allestite aree di sosta o di tappa attrezzate con ricoveri per i cavalli, come ad esempio il complesso di Paladini (comune di Crognaleto), dotato di una foresteria di 50 posti letto, un ristorante, un punto informativo ed una stalla che può ospitare fino a 10 cavalli.
L’ippovia mette infine in rete le aziende agrituristiche ed i centri ippici, favorendo così lo sviluppo dei servizi privati per una migliore accoglienza del cavaliere e del cavallo. Naturalmente le vie ed i sentieri dell’Ippovia, ristrutturati ed attrezzati, possono essere percorsi non solo a cavallo ma anche a piedi o con bici da montagna.
- Il percorso
Nel versante teramano il tratto più significativo è quello che favorisce il percorso delle pendici settentrionali del Gran Sasso d’Italia in direzione di Rigopiano, verso est, e di Nerito e Cortino, fin sui Monti della Laga, dal lato opposto, ricongiungendosi agli estremi con il percorso sul versante aquilano c he attraversa le vallate e i piani di media quota tra il lago di Campotosto, l’altopiano del Voltigno e Capestrano.
Il tracciato del versante aquilano, a differenza di quello teramano, è molto più orientato sull’esaltazione dell’ambiente e del paesaggio, valorizzando in particolare il grande patrimonio storico-artistico costituito da borghi, castelli, abbazie e centri fortificati. È il caso dell’antica Baronia di Carapelle, con i famosi borghi di Santo Stefano di Sessanio, Castelvecchio Calvisio, Castel del Monte, Calascio, Barisciano, nonché centri possenti come Capestrano, famoso per il suo guerriero italico. Su questo versante, tuttavia, non mancano bellezze di grande interesse naturalistico come il lago di Campotosto o la Valle del Vasto, non lontano dalla straordinaria vallata del Chiarino, a cavallo tra le province di L’Aquila e Teramo.
Il percorso di collegamento con l’area pescarese attraversa la vallata di Rigopiano, sotto l’imponente parete nord del Monte Camicia, straordinaria cornice al pittoresco borgo di Castelli. Si riallaccia al percorso aquilano toccando luoghi di incomparabile bellezza come la Val d’Angri, famosa per la presenza dei camosci, l’area faunistica del Parco, e di Farindola, ancor più nota per il suo mitico formaggio pecorino.