Tortoreto
Il territorio di Tortoreto fu abitato quasi sicuramente sin dal V millennio a. C. , come testimoniano i resti di sepolure e villaggi rinvenuti a partire dal 1800.
Passata sotto il controllo dei Piceni, l'area fu poi conquistata dai romani, rientrando in quella che Plinio il Vecchio identicficava come ager palmensis.
L'attuale centro storico di Tortoreto sorgeva in una località definita - sempre da Plinio il Vecchio - Castrum Salini, mentre alla foce del Salinello si trovava il piccolo insediamento di Servium.
- Gli scavi
All'epoca arcaica risalgono le quattro tombe rinvenute nel 1894, con quattro scheletri in posizione rannicchiata. Quello meglio conservato apparteneva ad una donna, adagiata su un fianco e circondata da oggetti di corredo (armille di lamina bronzea e un ciondolo a catenelle).
Sempre nell'area tra Tortoreto ed Alba Adriatica, gli scavi hanno riportato alla luce resti di pavimenti con tessere marmoree di vario colore o a mosaico, colonne di pietra e capitelli, monete romane, cisterne e resti di tubazioni di piombo o in terracotta.
La maggior parte di questi rinvenimenti furono effettuati casualmente dalla metà alla fine del secolo scorso e se ne ha notizia solo attraverso le opere di studiosi locali, dalle quali si deduce che si tratta in genere di impianti successivi al contatto con Roma di età repubblicana avanzata o imperiale. Gli unici reperti noti provenienti da Tortoreto sono un complesso di statue fittili datate al tardo ellenismo. Rappresentano Muse e l’episodio di Poliremo ed oggi sono conservate nel Museo Archeologico Nazionale d'Abruzzo (Chieti).
In località “Le Muracchi” si trova la villa rustica romana che nel suo periodo di massimo splendore raggiunse un’estensione di oltre 3.500 metri quadrati.
Il villaggio del Pianaccio è invece situato alla confluenza fra il Salinello e un torrente e dista quattro km da Ripoli. Fu scoperto nel 1944 dall'archeologo Rinaldo Rozzi (per info www.rinaldorozzi.it ), che individuò ottanta capanne, trenta delle quali vennero scavate. Purtroppo, a causa della sua scomparsa, non si è in grado di descrivere le caratteristiche ergologiche di questo villaggio.
Infine, nel villaggio di La Fortellezza sono stati ritrovati rarissimi elementi di tradizione subappenninica, frammenti ceramici protovillanoviani, alcuni frammenti con una decorazione tipica della cultura picena e qualche frammento di ceramica dipinta proveniente dalla Puglia.
Notizie tratte dalla Rete della Cultura Abruzzese - Regione Abruzzo (Sezione siti archeologici).