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Gli eremi del Gran Sasso

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Da sempre il territorio a ridosso del Gran Sasso è stato scelto da santi ed eremiti alla ricerca di posti in cui coltivare la propria spiritualità lontano da ogni distrazione del mondo "secolare" .

Con questo itinerario vi proponiamo un breve percorso escursionistico che vi porterà alla scoperta di tre eremi davvero suggestivi, veri e propri "luoghi dell'anima" immersi nel silenzio e nella quiete dei monti teramani. Tutti e tre si trovano nel comune di Isola del Gran Sasso, a poca distanza dall'uscita dell'autostrada A 24.

Il primo è quello di San Nicola di Fano a Corno, situato ad oltre mille metri e raggiungibile attraverso un comodo sentiero che parte dal borgo di Casale San Nicola. La chiesetta, semplice e modesta, è ad unica navata con copertura a capanna. Conserva i resti di affreschi, ormai quasi illeggibili, sulla parete di fondo e nella piccola abside, illuminati dalla luce che filtra dalle finestre a strombo. Molto particolare l'altare con 24 formelle in ceramica di Castelli, realizzate molto probabilmente da Nicola Cappelletti. Raffigurano due miracoli di San Nicola. Nei pressi della chiesa sono ancora visibili i resti dell'antico monastero di San Niccolò a Corno, abbandonato da diversi secoli e noto per esser stato fondato da San Pier Damiani.

Proseguiamo con l'Eremo di Fra Nicola, meglio noto con il nome di Grotta di Frattagrande. Qui, l'ultimo eremita del Gran Sasso decise di trascorrere le sue giornate in meditazione. L'eremo si eleva poco oltre Pretara, lungo il corso del torrente Ruzzo. Una semplice scalinata conduce dalla strada all'ingresso dove è posta una croce. Immediatamente a destra, due piccoli vani comunicano con la zona presbiteriale e, da uno di questi ambienti, parte la scala che conduce al piano superiore. La chiesetta ha sull'altare principale un quadro che raffigura S. Francesco di Paola, cui fra' Nicola era profondamente devoto. Nella cappellina di destra, dietro l'altare, si apre un grosso vano nel quale si notano gli scenari del presepe costruito da fra' Nicola.

Ed infine il terzo eremo è quello di Santa Colomba che, dopo aver abbandonato gli agi del Castello paterno, il Conte di Pagliara, si ritirò qui in preghiera e penitenza.

La chiesetta è isolata a 1250 metri di altezza sotto il monte Infornace.-Si raggiunge in auto da Isola del Gran Sasso passando per la frazione di Pretara. Si gira a destra per la stradina bianca sino a Piano del Fiume. Lasciata l'auto si continua verso sinistra e si prende un ripido sentiero che porta alla Chiesetta. 

All'interno dell'eremo sorge un piccolo altare di pietra, con alla base un'apertura in cui fedeli possono inserire il capo per guarire o prevenire - secondo le credenze popolari - il mal di testa. All'esterno, troviamo una roccia con l'impronta del pettine della Santa e le piante di ciliegio che - sempre secondo le credenze - Colomba fece fiorire per offrire ciliegie al fratello Berardo, in occasione di una sua visita nel mese di gennaio.

Il giorno dopo tutto il paese salì in questo posto per vedere il "miracolo". Da allora, il culto della Santa sopravvive specie nel borgo di Pretara dove, ogni anno il 1 settembre, giorno della morte di Santa Colomba, i devoti si recano in processione fino alla chiesetta recando fiori con cui ornano la statua custodita all'interno.



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