Torna "La Battaglia di Montorio"
Domenica 13 giugno, il centro storico cittadino ripercorre le vicende di cinque secoli fa, tra duelli cortesi, armature, musica rinascimentale e cena a tema
Per un giorno Montorio al Vomano rivive le eroiche gesta de "La Battaglia di Montorio". Domenica 13 giugno, a partire dalle 18.00 in piazza Orsini, il centro storico ripercorrerà le vicende del comune oltre cinque secoli fa.
- La storia. Nel 1478 le province di Teramo e L’Aquila ricadevano nel regno di Napoli, malgrado ciò L’Aquila parteggiava per lo stato pontificio. Al conte Pietro Lalle Camponeschi, originario dell’Aquila, era stata affidata la contea di Montorio e di conseguenza i montoriesi parteggiavano anch’essi per lo stato pontificio insieme ad un gran numero di baroni che avevano le terre confinanti con esso. I teramani, invece, erano fedeli sudditi del re Ferdinando II d’Aragona e questo era causa di conflittualità con i montoriesi. A provocare le ire dei feudatari furono le nuove tasse imposte e il comportamento altero ed imprudente di Alfonso d’Aragona duca di Calabria, che vedeva di malocchio i baroni che erano riusciti ad arricchirsi a scapito della corona e non erano accorsi in suo aiuto nelle guerre da lui sostenute. Costui si riprometteva di dar loro una lezione. Avvertiti di ciò i baroni si riunirono a Melfi tramando una congiura. Primo pensiero dei congiurati fu di ricorrere al papa Innocenzo VIII e di sollecitare l’intervento degli Angioini, ma Alfonso d’Aragona, insospettitosi, chiamò a Chieti Pietro Lalle Camponeschi con una scusa per poi arrestarlo spedendolo prigioniero a Napoli. A questa notizia la città di L’Aquila insorse alzando le insegne del papa. Quasi tutti i baroni parteciparono a questa insurrezione, mentre Teramo, nel timore di ricadere sotto il dominio degli Acquaviva, si schierò dalla parte degli Aragonesi, guidati dallo stesso Alfonso. Fu un duello di astuzie, stratagemmi e inganni tra le truppe del ree quelle dei baroni. Per un anno si fronteggiarono senza mai combattere. Poi il 24 giugno 1486 a Montorio accaddero drammatici avvenimenti che saranno riproposti domenica 13 giugno fra duelli cortesi, armi, armature e musica rinascimentale.
- La rievocazione. A far da scenario all'evento, il suggestivo chiostro degli Zoccolanti. Seguirà il corteo storico per le vie cittadine con l’esibizione degli sbandieratori e dei tamburini del gruppo storico “Città di Lanciano”, il palio delle contrade storiche e l’esibizione degli artisti di strada e degli acrobati Sinakt di Verona. La rievocazione storica de “La battaglia di Montorio” chiuderà la serata. Sarà possibile anche degustare la cena della locanda.
- Gli attori. Gemma Spada, nobil donna montoriese sarà interpretata da Roberta Di Donatantonio; al suo fianco Siviardo Franchi, interpretato da Luigi Falconi. A vestire i panni del Mezzafeccia Luigi Marietti, mentre gli armigeri, i nobili e i cortigiani saranno interpretati dalla Compagnia delle Armi di Teramo e dai cittadini montoriesi.
"La Battaglia di Montorio" è organizzata dalla pro loco, con il patrocinio del Comune e
del Consorzio BIM Vomano Tordino di Teramo.