La Chiesa di San Giuseppe
La Chiesa di San Giuseppe, oggi chiusa al culto pubblico e riservata esclusivamente alle funzioni di un movimento cattolico, ha visto completamente compromessa nel tempo la propria visuale prospettica. Si tratta di una costruzione molto antica e destinata in passato alla celebrazione di diversi culti: dai riti pagani delle popolazioni italiche a quelli romani in onore della dea Venere, sino ai culti devozionali dedicati a San Pietro e a San Giuseppe in epoca medioevale.
Al suo interno, conserva un altare tripartito dal chiaro stile barocco. S’innalza su un alto basamento dipinto con decorazioni a tempera. Sopra di esso, si sviluppano quattro colonne: quelle centrali hanno il fusto del basamento finemente intagliato a tralci e proseguono,poi, con motivi a tortiglioni. I ricchi capitelli compositi sorreggono la trabeazione, costituita da cornici seghettate di varie dimensioni.
Sopra l’architrave sono collocati due timpanetti a tutto sesto, sormontati da festosi puttini seduti. A coronamento dell’opera è posto un architrave con un dipinto a tempera su tavola, accompagnato ai lati da curiose cariatidi in rilievo dipinte.
L’altare è stato attribuito all’artista polacco Sebastiano Majewsky, che visse a Teramo nel XVII secolo e realizzò alcune opere per la Sagrestia del Duomo.