La Chiesa di Sant'Antonio
La sua fondazione è ignota ma, per forma e costruzione, si suppone sia stata edificata prima dell'Ordine dei Minori (cioè prima del '500). Inizialmente dedicata a San Francesco, fu consacrata a Sant'Antonio quando sulla porta della chiesa fu scoperta un'iscrizione del Santo.
L'interno conserva un'acquasantiera del '500 con animali acquatici nel bacino, mentre la base presenta medaglioni in stile classico, il confessionale, statue ed altri arredi seicenteschi.
Le vetrate che raffigurano Santa Caterina da Siena e Santa Chiara sono invece più recenti. Ai lati dell'altare maggiore sono infine rappresentanti due miracoli del Santo: quello della mula che s'inginocchia davanti al Sacramento e, sulla sinistra, quello di Sant'Antonio morente che viene portato a Padova, opera del teramano Ugo Sforza.