Chiesa di San Pietro
La piccola chiesa campestre sorge nei pressi della piana di Campovalano, vicino ai ruderi di un convento benedettino.
Fondata nell’VIII secolo, fu ricostruita nel XII - XIII dai monaci Premonstratensi di San Norberto. L’edificio è suddiviso in tre navate scandite da quattro pilastri rettangolari della stessa dimensione (unica eccezione, il terzo che ha invece la forma a L).
Di stile romanico le tre absidi ed il primo passaggio a tutto sesto, accomunati dalla medesima tecnica costruttiva in conci di calcare e arenaria, alternati a ricorsi di due file di mattoni come in Santa Maria a Vico di Sant’Omero, una delle poche Chiese abruzzesi anteriori all’anno Mille giunta a noi quasi intatta. Al periodo gotico risale invece la trasformazione a sesto acuto del profilo delle aperture e l’intenzione di scandire la navata centrale con archi traversi e la ritessitura dei pilastri.
Importanti gli affreschi, tra cui il più antico è quello duecentesco della Madonna col Bambino, sul primo pilastro di destra. Fu dipinto dalle maestranze dell’epoca attive soprattutto nell’aquilano, mentre il Sant’Onofrio sul terzo pilone di sinistra, più modesto, risale ai primi del Quattrocento ed è forse riconducibile ad un pittore locale, Antonio da Atri.
L’interno conserva inoltre sculture lignee e, inglobati sul lato sinistro, reperti romani come la lastra frontale del sarcofago tardo-romano di Aurelio Andronico di Nicomedia. Presenta in bassorilievo scene bibliche (III-IV secolo d.C.).