La Chiesa di San Giovanni Battista
Conosciuta anche con il nome di San Domenico, fu costruita nel 1322 e poi largamente modificata nel XVI e nel XVIII secolo.
La facciata si presenta nella parte inferiore con un’alternanza di cotto e pietra sulla quale si apre un bel portale cinquecentesco il cui sche architettonico rievoca quello di Rainaldo nella Basilica della Cattedrale (1305). Il gusto è ancora romanicheggiante, con maggiore indulgenza verso la decorazione. Alla base dell'archivolto due testine mitrate: il vescovo Bernardo ed il suo successore. In alto c'è ancora l'Agnello crucigero con due leonesse affrontate. A sinistra, il portale ogivale in pietra per l'ingresso al Convento, a destra in alto una monofora trecentesca.
L'interno è ad una sola navata con otto cappelle laterali e altari in stucco. Tra queste, la Cappella del Rosario presenta un altare ligneo del 1629.
Dietro l’altare maggiore ci sono tre tele di Giuseppe Prepositi del 1789 mentre sul soffitto è dipinto un vasto affresco raffigurante il Trionfo di San Domenico, opera di Giovan Battista Savelli del 1724, pittore iscritto alla Congregazione degli Artisti dei gesuiti di Atri. La volta attuale sostituisce il planfond ligneo settecentesco e rappresenta l’espansione dell'Ordine domenicano nei quattro continenti. Si basa sullo schema dell'affresco eseguito dal gesuita laico Andrea Pozzo, nella chiesa di Sant'Ignazio in Roma (1694).