La piccola chiesetta, oggi restaurata e riaperta, è già ricordata nel 1372 come la casa di Roberto di Melatino.
Sopra l'architrave della porta è ancora murata una piccola pietra con il 'Leone di San Marco' e la data 1380. Secondo lo storico Francesco Savini, l'emblema apparterrebbe ad un'altra chiesa intitolata appunto a San Marco ed eretta da una "corporazione" di mercanti veneziani allora operanti in città.

Nella piccola aula, sono state sistemate, dopo il restauro, alcune tele d'epoca barocca, provenienti da altri edifici sacri teramani, principalmente dall'ex chiesa e convento di San Matteo in Corso San Giorgio.