I SESSANTA NOMI DELL'AMORE DAL ROMANZO DI TAHAR LAMRI
Mosciano Sant'Angelo, venerdì 19 novembre 2010
Sono linguaggi diversi e lontani quelli che si intrecciano nel reading “I sessanta nomi dell'amore”, tratto dall'omonimo romanzo di Tahar Lamri. In esso si intrecciano il ruvido dialetto della pianura padana, le voci dei cantastorie del nord Africa, la cultura millenaria del mondo arabo e le parole di quest’Italia in divenire.
Il reading, in scena nella Sala Consiliare di Mosciano Sant'Angelo, venerdì 19 novembre alle 20.45, raccoglie, come nel romanzo, i tanti scritti di Lamri collegati tra loro dal filo conduttore di uno scambio di mail tra un autore straniero e una narratrice italiana. Tra questi il rapporto passa, ben presto, dal piano professionale a quello personale.
Un racconto dentro il racconto per approfondire il rapporto, delicato, di un artista migrante rispetto alla terra di arrivo. Un dialogo che vuole ribadire come la scrittura e la cosiddetta “cultura” siano meticci nella loro stessa essenza e non possano che trarre la propria linfa vitale dall’incontro e dal confronto, per dar vita – usando un’espressione cara a Lamri – ad un vero «canto e controcanto».
A condurre il pubblico durante il racconto, la voce recitante di Antonio Renzella.
Al reading sarà presente anche l'autore, intervistato dal Presidente dell’Istituto Internazionale del Teatro del Mediterraneo Leandro Di Donato.
Tahar Lamri, scrittore, narratore e giornalista algerino, vive in Italia dal 1987. Collabora con il settimanale «Internazionale», scrive su «Il Manifesto» e «Left», oltre ad essere redattore di «Città Meticcia» e presidente della rete MIER (Media Interculturali Emilia Romagna).
È stato il primo vincitore del concorso letterario Eks &Tra con il racconto Solo allora sono certo potrò capire, pubblicato anche nell’antologia Mediterranean Crossroads (Fairleigh Dickinson University Press Associated University Press, 1999).
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Antonella Ciaccia Tel. 347 6335396
G.A.
Teramo 18/11/2010